Nuovi modelli Abitativi

Le dinamiche demografiche

In Italia la popolazione con più di 65 anni entro il 2060 supererà il 30%.
La struttura del patrimonio edilizio, in Italia l’80% degli anziani vive in case di proprietà che, in 7 casi su 10, hanno più di mezzo secolo di vita e non corrispondono più agli attuali standards edilizi. In gran parte si tratta di unità edilizie progettate per nuclei familiari di 4 o 5 persone in cui ormai ne vivono 1 o 2 soltanto.
La crescente spesa che i singoli sono costretti a sostenere per le politiche di welfare a favore degli anziani impongono una riflessione sulle soluzioni possibili per non rendere drammatico l’invecchiamento e le sue naturali manifestazioni.
A tale proposito, lo Spi Regionale, nella bozza di documento sulla non autosufficienza, recentemente prodotto, sul tema dell’abitare individua le seguenti azioni:

  • promuovere politiche volte alla riqualificazione delle
    abitazioni per renderle idonee alla vita degli anziani sia sotto il
    profilo strutturale, sia con riferimento all’introduzione di
    specifiche tecnologie;
  • incentivare l’esperienza del co-housing, anche attraverso il
    partenariato con gli enti locali, definendo, nel contempo,
    standard regionali a cui far riferimento;
  • utilizzare lo strumento dell’Isee per i contributi rivolti alla riqualificazione delle abitazioni, alla definizione degli affitti e alle situazioni di “sollievo”;
  • favorire la creazione di sportelli distrettuali/comunali in grado di fornire informazioni e consulenza nella  ristrutturazione delle abitazioni degli anziani;
  • costituire a livello di Ambito Territoriale Sociale un gruppo
    di lavoro che favorisca le politiche di co-housing,
    intercettando anche le risorse messe a disposizione
    dall’Europa.

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